E’ un po’ in ritardo rispetto alla previsioni la fine della telenovela Pogba, che per il momento è ancora un giocatore della Juventus. Per questo motivo anche questa settimana non possiamo fare a meno di segnalare come i valori negativi dei bianconeri nelle tre colonne siano insostenibili per queste grandezze a fine mercato, quindi c’è sicuramente da aspettarsi o la cessione di Pogba (ormai fatta al 99%) o un’ampia campagna cessioni in caso contrario. L’impressione è che dopo il passaggio di Pogba al Manchester United si aprirà l’ultima fase della campagna acquisti della Juventus nella quale, a differenza di quanto ipotizzano molti giornali, io presumo un solo acquisto a centrocampo e non due anche se a livello economico anche questo secondo scenario non sarebbe impossibile soprattutto in caso di ulteriori uscite in quel settore.
Dietro alla Juventus sul podio delle più “spendaccione” troviamo Bologna e Crotone, a sorpresa ma non troppo visto che i felsinei grazie alla relativamente nuova dirigenza hanno una discreta disponibilità economica e il Crotone sa di poter sfruttare per quest’anno gli introiti extra garantiti dalla partecipazione al campionato di Serie A.
Dopo aver aggiustato alcuni dati relativamente alla tabella della squadra date le ultime informazioni, l’Inter siavvicina al pareggio di bilancio relativo al mercato che però come ricordiamo sempre non è l’obiettivo finale del mercato nerazzurro, dal quale ci aspettiamo fra l’estate e l’inverno un attivo di circa 40 milioni. Le voci che vogliono l’Inter intenta a raccogliere informazioni su grandi nomi quali Aubameyang, Cavani, Morata e Oscar, al di là dell’effettiva possibilità di chiudere le trattative, lasciano credere che l’ipotesi di addio di Icardi (verso Napoli o all’estero), sia più concreta di quanto la presunta incedibilità e gli ultimi tweet lascino credere. Probabilmente la dirigenza nerazzurra si deciderà a vendere il giocatore se e solo se potrà ottenere con questa cessione non solo la garanzia di risolvere tutti i suoi problemi di quest’anno relativi al Fair Play Finanziario, ma anche la possibilità di investire su almeno un giocatore di alto livello che non faccia diminuire in misura evidente la qualità della rosa. In caso di cessione di Icardi per 70 milioni, la plusvalenza incassata e i risparmi a bilancio darebbero ad Ausilio la possibilità di poter puntare anche a un giocatore che costi 40-50 milioni e con uno stipendio attorno ai 4-5 milioni annui mantenendo comunque un enorme attivo di bilancio sulle operazioni relative alla stagione 2016/17. Va comunque sottolineato che solo in caso di grande incasso per la cessione di un big è molto probabile che il mercato dell’Inter non si fermi all’ormai preso Candreva (questa mattina le visite mediche, si parla di 22 milioni per il costo del cartellino per un quadriennale da 2,8 milioni netti che porterebbe un aggravio sul bilancio annuale nerazzurro di 10,7 milioni), altrimenti i tanti nomi che stanno uscendo in questi giorni sembrerebbero destinati a rimanere sogni irrealizzabili a meno di voler rinviare a gennaio la necessità di far quadrare i conti, se necessario anche con cessioni pesanti, con tutti i rischi del caso.
Dopo l’infornata di acquisti della scorsa settimana, e in attesa dell’imminente addio ufficiale del già citato Candreva (nelle casse 19 milioni di plusvalenza più un risparmio fra ammortamento residuo e ingaggio di circa 4,6 milioni), torna in attivo la Lazio grazie al trasferimento di Onazi in Turchia, al Trabzonspor. IlMilan invece si libera di un nuovo esubero cedendo Menez al Bordeaux. Le modalità del ritorno del francese in patria non danno però un grande aiuto economico ai rossoneri, che dovranno infatti pagare la metà dell’ingaggio al calciatore e che avendo bilancio su anno solare spalmano gli 1,8 milioni di risparmio su due annualità, di cui 0,9 nel bilancio 2016. Continua il mercato fatto con il bilancino da parte della Roma, che ha portato a Trigoria due giocatori che incideranno più sul monte ingaggi che sul resto: il difensore Fazio in prestito dal Tottenham e il portiere Szczesny di ritorno dall’Arsenal.
Il Napoli ha iniziato a investire i soldi incassati per Higuain prelevando dall’Ajax l’attaccante polacco Milik per 32 milioni più 1 di bonus, ma viste le numerose trattative portate avanti dai partenopei c’è da attendersi altre novità interessanti sul fronte acquisti a stretto giro di posta. L’obiettivo numero uno continua a essere Icardi: se davvero il Napoli si dimostrerà pronto a pagare il giocatore più di 60 milioni fra cash e giocatori (si parla di un possibile passaggio di Gabbiadini in nerazzurro) la sostituzione di Higuain con un altro argentino potrebbe essere più vicina di quanto si possa pensare. Per ADL il problema, oltre ovviamente a ottenere la disponibilità dell’Inter a vendere il giocatore, è solo quello di fissare una cifra indicativa massima da non superare evitando così di sopravvalutare eccessivamente l’attaccante, visto che l’ampio attivo sia nel differenziale sui costi dei cartellini, che nei costi totali e sul bilancio annuale permette senza alcun problema al Napoli un esborso economico di questa portata.
Fra le squadre più “virtuose” da segnalare l’ennesima cessione con plusvalenza della Sampdoria, Soriano al Villarreal per 14,1 milioni, che sta facendo davvero di tutto per riequlibrare i conti societari anche se ciò sta comportando la cessione di diversi giocatori importanti. Se i blucerchiati riuscissero contemporaneamente a chiudere il mercato in attivo e a ottenere una salvezza tranquilla sarebbe già un grande risultato per il club di Ferrero.
Il post completo, con i dettagli delle operazioni di mercato utilizzate per l’analisi e con le squadre straniere prese in esame (Arsenal, Manchester City, Chelsea, Bayern Monaco, Real Madrid, Bayer Lervekusen, Atletico Madrid, Tottenham, Barcelona, Leicester City, Villareal, Siviglia, Manchester United, PSG, Borussia M’bach e Borussia Dortmnud) è consultabile a questo link.
Il confronto con l’analogo periodo del 2015 ci porta a segnalare che dopo i movimenti di questa settimana i le squadre di Serie A hanno portato a casa un impatto complessivo sui bilanci 2016 positivo per circa 250 mln di euro, in crescita di quasi 71 mln rispetto all’anno scorso.