L’Unione Sportiva Sassuolo Calcio Srl ha chiuso il bilancio dell’esercizio 2015 con una piccola perdita al netto delle imposte di Euro 335.071; ed un risultato prima delle imposte positivo per € 2.231.028; mentre, l’esercizio precedente si era chiuso con una perdita netta di € 15.980.491 ed un risultato prima delle imposte negativo per € 21.097.059. Invero, anche, l’esercizio 2013 si era chiuso una perdita netta, piuttosto contenuta, di € 157.699.
La gestione economico-finanziaria del Sassuolo dipende oltre che dai risultati sportivi, dai diritti TV dalle plusvalenze e dalla sponsorizzazione rilevante della società controllante.
Sul risultato di esercizio 2015, e sul ritorno ad un sostanziale equilibrio economico, assume un certo peso la plusvalenza realizzata con la cessione di Zaza alla Juventus, che è stata pari a circa 14.730.000 di Euro a fronte di un prezzo di cessione pari a 18 milioni di Euro. Invece, sulla perdita 2014 aveva pesato soprattutto la gestione del primo semestre solare, che già evidenziava una perdita di circa 12,6 milioni di Euro, forse a causa della tardiva campagna di rafforzamento di gennaio 2014.
Il bilancio 2015 del Sassuolo riguarda la seconda parte della stagione sportiva 2014/15, conclusasi con il dodicesimo posto in Serie A, e la prima parte del campionato 2015/16, conclusosi con l’acquisizione del diritto a partecipare ai play-off di UEFA Europa League.
Il Gruppo
La società è controllata dalla società MAPEI S.P.A. con sede in Milano, che redige il bilancio consolidato di gruppo ed è socio unico, che possiede l’intero capitale sociale. MAPEI S.P.A. esercita anche l’attività di direzione e coordinamento su Unione Sportiva Sassuolo Calcio Srl.
L’Unione Sportiva Sassuolo Calcio Srl ha aderito, in qualità di consolidata, al “Consolidato Fiscale Nazionale” posto in essere dalla società controllante MAPEI S.P.A..
I rapporti con parti correlate
Nella Relazione sulla Gestione, a proposito delle operazioni con parti correlate, è scritto che le stesse “sono state effettuate a condizioni equivalenti a quelle di mercato”. Le società considerate “parti correlate” sono: Mapei SpA; Mapei Stadium srl; ADESITAL SPA; CERCOL SPA; POLYGLASS SPA; Master Group Sport Srl e VINAVIL SpA.
L’importo dei proventi di competenza da parti correlate ammonta a € 24.022.000, i costi totali a € 2.951.000, gli oneri finanziari a € 566 mila.
Risultano proventi nei confronti di Mapei SpA per € 23.075.000 e costi per 40 mila Euro e oneri finanziari per € 566 mila. Nei confronti di Mapei Stadium risultano costi per € 1.328.000 e proventi per 40 mila Euro. Nei confronti di Master Group Sport risultano costi per € 1.583.000 e proventi per 682 mila Euro.
Il Sassuolo vanta crediti commerciali verso la Mapei Spa per circa 4.962.000 e crediti finanziari per € 6.728.000. Nei confronti di Mapei SpA esistono debiti di natura finanziaria nei confronti della Mapei per € 32.873.000 e debiti commerciali per € 141 mila.
I debiti verso Mapei SpA sono classificati come debiti verso la controllante per “cash pooling” per € 33.015.000.
La continuità aziendale
La società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A., nella sua relazione, come per il bilancio 2012, 2013 e 2014, ha evidenziato a titolo di richiamo di informativa che il necessario supporto finanziario atto a sostenere l’attività della Società viene garantito dalla controllante Mapei S.p.A., che ha assunto un impegno formale “a garantire un adeguato supporto economico e finanziario alla Società”.
La Struttura dello Stato Patrimoniale
Il valore dell’attivo è aumentato del 22,5%, da € 99,8 milioni a € 122,2 milioni. Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali incide per il 42,9%. Il valore delle immobilizzazioni materiali solo dello 0,5%. I debiti verso la controllante per “cash pooling” finanziano il 27% dell’attivo.
L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,06 (0,08 nel 2014).
Infatti, l’equity ratio è molto basso ed è pari a 5,9% (7,6% nel 2014). Il ricorso al capitale di terzi è preponderante.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,06 (1,08 nel 2014), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,52 (0,73 nel 2014), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. Anche se non si considerassero nelle passività a breve i ratei e i risconti passivi, che sono pari a € 6.509.476, l’indice non varierebbe di molto.
Tale indicatore coincide sostanzialmente con l’indicatore di liquidità della FIGC, con la differenza che non si debbono considerare i debiti infruttiferi verso i soci e i credi a breve per imposte anticipate. La FIGC per il 2015/16 aveva stabilito come soglia minima 0,4; per il 2016/17 0,5 e per il 2017/18 0,6.
Il Patrimonio Netto
Il patrimonio netto risulta positivo per € 7.247.450; mentre, nel 2014 era positivo per € 7.582.519. Il Patrimonio netto è composto dal capitale sociale per € 5.000.000; dalla riserva versamenti a copertura perdite per € 2.582.521 e dalla perdita netta d’esercizio di € 335.071. La variazione è dovuta al risultato di esercizio.
I mezzi propri finanziano solo il 5,9% delle attività, per la restante parte si fa ricorso al capitale di terzi, considerando come tale anche i debiti verso la controllante, che ne costituiscono l’importo maggiore.
L’indebitamento finanziario
La posizione finanziaria netta risulta negativa per € 43,78 milioni (-21,53 milioni nel 2014), ma è di molto inferiore al valore della produzione e al fatturato netto. L’EBITDA del bilancio 2015, calcolato considerando i proventi da compartecipazione nel valore della produzione e gli oneri da compartecipazione tra i costi della produzione, è positivo per € 19,74 milioni,nel 2014 era positivo per € 8,56 milioni, pertanto la gestione operativa genera flussi di liquidità per pagare l’indebitamento finanziario.
Il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA è pari a 2,27.
Occorre anche considerare che la maggior parte del debito finanziario riguarda il debito verso la controllante pari a circa € 33 milioni. I debiti verso le banche ammontano a € 11,6 milioni.
Gli Altri debiti
I debiti tributari aumentano di 2,6 milioni da € 3.084.992 a € 5.694.391 e sono tutti esigibili entro l’esercizio successivo. I Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale aumentano da € 174.373 20.a € 194.619 e sono tutti esigibili entro l’esercizio successivo.
Al 31.12.2015, come nell’esercizio precedente, non esistono fondi rischi e oneri accantonati.
[continua sulla prossima pagina]