Quando si arriva al momento della verità, va sempre fatta una scelta. Negli sport di élite, dove l’eccellenza si misura sotto forma di millimetri e un semplice episodio può cambiare un trend positivi di vari mesi, puntare soltanto su una competizione è un rischio, anche se in alcuni momenti è quasi un obbligo. Il Napoli di Maurizio Sarri, in cima alla classifica di Serie A da metà agosto fino ai primi di marzo, ha dovuto fare un all-in sul campionato per inseguire un sogno. Ed ora ne sta subendo le conseguenze. Nonostante manchino ancora due mesi alla fine dei giochi, gli azzurri si trovano a -4 punti dalla Juventus capolista dopo aver perso in casa con la Roma e pareggiato 0 a 0 con l’Inter a San Siro. Due battute d’arresto che hanno sovvertito gli equilibri in campionato e messo le ali a una Juventus che non perde un colpo e sembra non poter mai subire un gol.
La sconfitta nell’eliminatoria dei sedicesimi di finale dell’Europa League contro il Red Bull Lipsia dopo una disastrosa gara d’andata al San Paolo era stata vista da molti come un sacrificio necessario per poter puntare a uno Scudetto difficile da ottenere ma che illudeva sia la piazza sia i calciatori. Il Napoli, che per le scommesse di calcio online su bet365 era una delle favorite a vincere l’Europa League, decideva così di concentrarsi sul campionato per regalare ai propri tifosi una gioia che manca dall’estate del 1990. I goal di Dries Mertens e le eccellenti giocate di Lorenzo Insigne inseriti nella cornice di un gioco stupendo ed armonioso conclamato da tanti, tra i quali spicca Pep Guardiola, avevano portato il Napoli in cima alla classifica e con gran merito. Soprattutto, degli azzurri sorprendeva la capacità di tenere testa a una Juventus con un budget molto più importante e una rosa decisamente più ricca.
Ora, a dieci giornate dal termine delle ostilità, in molti si interrogano sulla scelta di questo all-in sul campionato. Le opinioni sono tante e discordi, e il clima di malcontento dopo aver conquistato soltanto un punto su sei nelle ultime due partite di campionato è palpabile in città. Il capitano Marek Hamsik, nonostante tutto, ha recentemente rilasciato un’intervista a Radio Kiss Kiss Napoli nella quale ha pubblicamente affermato di non arrendersi ancora, anche perché la Juventus avrà un calendario più duro di quello degli azzurri, almeno sulla carta.
Ciò che è certo è che adesso gli azzurri non possono più sbagliare: il Napoli deve ritrovare la continuità ad andare in goal e la solidità difensiva che è venuta meno contro la Roma, sia per meriti degli avversari che per errori difensivi individuali. Il match del 22 aprile di Torino contro la Juventus potrebbe essere decisivo. Il compito degli azzurri sarà quello di arrivare a questo incontro con la minima differenza di punti possibile nei confronti dei bianconeri, per cercare il colpaccio della vittoria in uno stadio difficile. Anche questo fa parte dell’all-in.